Non doveva nemmeno esserci e invece è tornato in Italia con la medaglio d’oro al collo. E’ la grande impresa di Matteo Marconcini, trionfatore nella tappa di Praga di Coppa del mondo di judo, categoria 81 kg. Un successo che ripaga la tenacia e la voglia di tornare dopo l’ennesimo infortunio, che invece di abbattere, ha fortificato il judoka di Arezzo.
LA GRANDE IMPRESA – La vittoria è arrivata a Praga lo scorso 28 febbraio. L’atleta toscano ha iniziato la sua giornata mettendo a segno un ippon sul polacco Damian Stepien ed un waza-ari ai danni del lituano Ramunas Diburys. Al terzo turno, l’azzurro ha trovato l’israeliano Asaf Chen, sconfitto grazie ad uno shido, ma il vero miracolo di giornata è avvenuto in occasione dei quarti di finale, quando Marconcini ha schienato il numero due del tabellone, il mongolo Dagvasuren Nyamsuren. L’aretino ha così avuto accesso alle semifinali, dove con un nuovo ippon ha battuto il francese Benoît Collin, prima di trionfare con un waza-ari che gli ha permesso di sconfiggere in finale il judoka locale Jaromír Musil.
(repubblica.it del 10 marzo 2016)
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